Chiama

Area celsi (celsae) o alopecia areata


Sintomatologia.

Area celsi o alopecia areata e' una alopecia non cicatriziale che si presenta per lo piu' in chiazze di forma rotondeggiante od ovale, di grandezza variabile, distribuite irregolarmente e senza simmetria, nel cuoio capelluto o nella barba o nelle altre regioni coperte di peli (baffi, sopracciglia, pube, ecc). Per confluenza di diverse chiazze o anche per primitiva diffusione, si puo' avere la caduta completa dei peli di tutta una regione, per es. di tutto il cuoio capelluto.

In casi particolarmente gravi tutti i peli del corpo possono essere colpiti (area celsi generalizzata); si hanno ingrossamenti e strozzature alternate che possono ricordare un po' il pelo della moniletrix.

Anche dove mancano completamente i peli, sono ben visibili, almeno finche' la chiazza di area e' di formazione recente, gli sbocchi follicolari. Nelle chiazze che durano da qualche tempo si aggiunge pero' frequentemente una atrofi'a della cute, la quale si deprime leggormente nel centro della chiazza (la depressione si avverte bene passando col polpastrello del dito sopra la zona alopecica) e si lascia pieghettare in fini pieghe. Quando questi fenomeni atrofici sono molto spiccati (di solito si tratta di vecchie aree persistenti da mesi o da anni) gii sbocchi follicolari sono malamente visibili, il pallore e l'assottigliamento notevoli, cosi' da dare una impressione di cicatrice.

Manca di solito qualunque disturbo subbiettivo: spesso i malati si accorgono per caso dell'esistenza dell'area. Qualche volta pero' si ha all'inizio della malattia un leggero bruciore o prurito in corrispondenza della chiazza.

Il decorso e' molto vario. La chiazza o le chiazze che si sono primitivamente costituite possono rimanere stazionarie per qualche settimana o qualche mese, poi incominciare a prendere un colorito meno pallido, a rilevarsi se erano depresse, a mostrare piu' evidenti gli sbocchi follicolari e quindi la ricomparsa dei peli. Spesso i primi peli che appaiono sono fini e scoloriti, a tipo di lanuggine: successivamente si hanno i peli piu' forti e pigmentati. Qualche volta si ha pero' una leucotrichia permanente in corrispondenza della zona che fu colpita dall'area.

In altri casi invece le chiazze primitivamente comparse hanno tendenza ad allargarsi: oppure altre chiazze compaiono nella stessa regione o lontane; oppure si hanno miglioramenti che arrivano solo alla ricomparsa di qualche ciuffetto di peli e che sono poi seguiti da ricadute. In questi casi la malattia puo' protrarsi per parecchi mesi ed anche per anni: qualche volta anche perpetuarsi.

Eziologia e patogene.

II concetto che l'area celsi sia una malattia parassitarla e contagiosa e' oggi completamente abbandonato. La ricerca di parassiti speciali ed i tentativi di inoculazione della malattia sono riusciti negativi. I rari casi innegabili di area celsi in diverse persone della stessa famiglia, in collegi, in caserme, etc., vengono spiegati come coincidenze favorite dalle condizioni di ambiente comuni ai diversi soggetti.

L'impressione veramente suggestiva che si ha dall'esame del modo di insorgere e di decorrere dell'area in molti inalati e' quella che l'alopecia abbia la sua causa in una condizione interna e soprattutto in una condizione interna interessante il sistema nervoso.

E' comunissimo, quasi costante, nei nostri malati il precedente di un grave affaticamento nervoso; spesso c'e' un vero stato di nevrastenia. E frequentissimamente noi vediamo l'area decorrere parallelamente ai fenomeni nervosi: migliorare o guarire col riposo e con la tranquillita' e col riprendersi del tono nervoso; peggiorare o ripresentarsi ad un nuovo affaticamento e a una nuova depressione.

L'area e' anche frequente nelle malattie mentali.
In questi ultimi anni si e' fermata molto l'attenzione sullo alterazioni endocrino-simpatiche. Si e' notato in qualche caso coincidenza dell'area con disfunzioni di questa natura (morbo di Easedow; amenorrea prolungata o menopausa; castrazione) e si sono riferiti buoni risultati ottenuti con la opoterapia. In altri casi pero' le ricerche o i tentativi terapeutici diretti in questo senso hanno avuto risultato negativo. Determinando alterazioni endocrino-simpatiche o mediante altro meccanismo, alcuni autori pensano che in molti casi di area celsi agisca come momento eziologico la sifilide acquisita o ereditaria.

Per parte mia, senza escludere che in qualche caso la sifilide possa indirettamente agire a preparare il terreno allo sviluppo di un'area celsi, non credo di poter dare alla sifilide l'importanza di un fattore costante ne' frequente nella produzione dell'area.

Diagnosi.

Riguardo alla diagnosi, ricordiamo appena che zone alopeciche perfettamente simili a quelle dell'area celsi possono aversi dopo una applicazione di Eo'ntgen. Eliminata questa possibilita', bisognera' guardarsi anzitutto dal confondere l'area celsi con una tricofizia a tipo di pseudo area, a cui puo' venir fatto di pensare specialmente quando la chiazza di area celsi presenta dei peli che sporgono di pochi millimetri dallo sbocco follicolare. L'errore si evita osservando che la chiazza di area celsi "non desquama" e non ha quell'aspetto zigrinato e quel colorito tendente al grigiastro che ha la chiazza tricofitica, ma e' liscia, lucente e di un colore bianco avorio: che e' in qualche punto completamente mancante di peli anche cortissimi; che i piccoli peli che conserva sono di grossezza irregolare e parzialmente scoloriti. L'esame microscopico fatto su uno di questi peli elimina poi ogni dubbio.

Dalle microsporie l'area celsi si distingue pure per la mancanza di desquammazione e per la mancanza della caratteristica guaina peri-pilare microsporica.

Dalla alopecia della tigna favosa, dalle follicoliti decalvanti, dalla pseudo-area di Brocq, dal lupus eritematoso, come da tutte le alopecie cicatriziali secondarie, l'area celsi si distingue per il carattere non cicatriziale.

Dalla alopecia sifilitica areolare si distingue facilmente l'area celsi in chiazze circoscritte perche' le chiazze dell'area sono di solito piu' grandi, a contorni piu' netti e piu' regolari, piu' pallide; non si associano a diradatura diffusa; non sono distribuite simmetricamente; presentano una atrofi'a che non si ha nelle piccole aree della sifilide. Una area celsi diffusa a tutto il cuoio capelluto puo' essere piu' difficile a distinguersi da una alopecia sifilitica totale.

Se il modo di costituirsi e' stato per una o poche chiazze, die si sono poi allargate o fuse, abbiamo un dato in favore dell'area celsi; quando questo od altri dati non soccorrano, converra' escludere la sifilide coll'esame accurato del malato. Anche in confronto della alopecia lebbrosa, l'area celsi e' piu' circoscritta in chiazze ben delimitate, e' piu' spesso asimmetrica, piu' rapida nel costituirsi. TU piu' colpisce assai piu' frequentemente il cuoio capelluto, che e' frequentissimamente rispettato dalla alopecia lebbrosa.

Come con la alopecia sifilitica diffusa, l'area celsi estesa a tutto il capo puo' presentare una grande rassomiglianza obiettiva colle alopecie totali successive a malattie acute. La eventuale precedenza di chiazze circoscritte e l'anamnesi ci fanno escludere queste forme.

Cura.

Grandissima importanza deve essere data nell'area celsi alla cura interna. Questa sara' naturalmente diretta a seconda dei risultati dell'esame generale del malato.

Poiche' nella maggior parte dei casi troveremo dei fatti di affaticamento e di esaurimento nervoso, saranno le cure ricostituenti fosforiche e fosfo-stricniche quelle che piu' spesso prescriveremo, associandole naturalmente a un riposo almeno relativo, alla eliminazione di ogni causa di esaurimento e possibilmente, nei casi gravi, a un soggiorno in campagna o in montagna.

Sintomi eventuali di disfunzione endocrina indicheranno una cura opoterapica.

Alcuni autori hanno anche usato la rontgenterapia, specialmente con irradiazioni della tiroide.

La eventuale esistenza di sifilide consigliere naturalmente la cura specifica.

Cura locale

Sulle chiazze e, meno intensamente, sulle altre parti del cuoio capelluto si fa una cura irritante, quasi rivulsiva, a scopo eccitante. Per le chiazze uno dei rimedi piu' adoperati e che e' certamente utile, specialmente all'inizio e nello stadio di maggiore atonia delle chiazze, e' l'acido fenico puro usato per leggere pennellature ripetute ogni 10-12 giorni.

Negli intervalli tra una pennellatura e l'altra si fa, appena passato l'effetto della leggera causticazione fenica, una frizione o una pennellatura meno irritante, per es., una frizione rude biquotidiana con:
Pr. Bisolfato di chinino .............. gr. 1,50
Ammoniaca..................... > 6
Olio di ginepro................... > 8
Alcool comune................... > 150
oppure una toccatura giornaliera con cotone bagnato di
Pr. Liquore di Hoffmann............. gr. 30
Acido acetico cristallizzabile ...... > 1
o una leggera frizione con
Pr. Acido acetico.................... gr. 5
Sublimato corrosivo ............. > 1
Alcool.......................... > 100

Per la medicazione delle chiazze e' utile anche l'acido crisofanico:
Pr. Acido crisofanico ................ gr. 0,30
Cloroformio da anestesia............> 20

Su chiazze poco atoniche e su cui cominciano a tornare i peli puo' bastare la toccatura con tintura d'iodio.

All'infuori delle chiazze, su tutto il cuoio capelluto, e' utile fare una frizione con una delle soluzioni eccitanti che abbiamo gia' indicato oppure con:
Pr. Acqua di Colonia................. gr. 300
Acido acetico cristallizzabile ...... > 10
Formolo del commercio ........... > 1
Per le forme che hanno tendenza ad estendersi SABOURAUD consiglia di applicare su tutto il capo, cioe' tanto sulle zone glabre come sulle parti sane, una pomata cadica forte:
Pr. Olio di cade deodorato ............ gr. 10
Vasolanolina .................... > 20
Turbit minerale.................. > 1
Profumo.......................... q. b.

La pomata si applica la sera, in piccola quantita', con un massaggio un po' forte.
La mattina si fa una saponata e si toccano le chiazze col liquore di Hoffmann all'acido acetico.

Chiazze insistenti di area possono venire utilmente trattate con le applicazioni di alta frequenza e coi raggi ultravioletti (lampada di BACH).

Le medicature che abbiamo indicato per il cuoio capelluto possono servire anche per l'area Gelsi nella barba e delle altre regioni. Naturalmente su regioni piu' irritabili si attenuera' un po' l'intensita' delle medicature stesse.

Devo finalmente dire che, mentre certi casi sembrano sentire bene l'azione dei nostri rimedi, altri casi resistono alle cure meglio condotte e vanno anche a perpetuarsi nonostante i trattamenti locali e generali.





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